Sunday, May 10, 2009

Segue la Luce

Era mezzanotte. Non c’erano luci nelle strade o nelle case. Non c’erano voci che si può sentire e il ambiente era tacito; due anni prima l’ultima albero aveva caduto e gli uccelli erano usciti. Una città aveva rimasto con cittadini che lavoravano durante i giorni e dormivano durante la notte. Non c’erano le cose divertenti e non c’erano i sogni eccetto di un ragazzo fantasioso. L’unica luce stette nel mente di Cristofero.
Lui lavorò durante il giorno come gli altri. E lui dormì durante la notte. Però quando lui anche dormiva, lui sognava. Lui sognava delle cosec he non aveva visto mai: i fiori, il fuoco, l’acqua, il vento e gli uccelli. Lui aveva interesse di rimanere negli sogni; loro erano meravigliosi. Negli sogni Cristofero cantava con i fiori. Loro cantavano le canzoni stranieri degli paesi come Cina, Brasile e Russia. Cristofero pensava che lui ed i fiori avevano cantata tutte le canzoni del mondo. Lui ballava con il fuoco. Era un fuoco gentile che conosceva tutte le danze. Loro ballavano la samba, il flamenco e valzer. Un giorno loro provarono a aprendere la capoeira ma non già possavono farla.
Negli valli Cristofero correva con l’acqua e sentivano l’aria anche correva con loro. Videro tutto il mondo insieme e conoberro tutti. Sulle montagne Cristofero guardava mentre il vento dipingeva con pennelli di foglie e boccioli di fiori. Un giorno il vento fu Van Gogh e un altro giorno fu Rembrandt e un altro giorno fu Michelangelo. Cristofero sedeva nelle alberi e sentiva il ambiente che recitava le poesie. Le rane parlavano di Shakespeare. Gli uccelli parlavano di Auden. La nebbia gialla sussurrava le parole di Eliot. E i suoni delle frutte e foglie cadute erano la voce di Frost.
I cittadini esisterono ma Cristofero visse.

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